Da poco introdotto nel panorama giuridico italiano, l’invito a comparire costituisce un grande passo avanti per il diritto alla difesa dell’imprenditore.
Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Invito a comparire: grande opportunità per l’imprenditore
Più volte abbiamo evidenziato come un avviso di accertamento costituisca una vera minaccia per l’imprenditore, sia per quel che riguarda l’azienda che il patrimonio personale.
È come ricevere uno schiaffo in faccia che non ti aspetti, capace inevitabilmente di procurare smarrimento e angoscia ma che non deve nel modo più assoluto rischiare di metterti K.O. Arriva spesso inaspettato, spesso e volentieri è un autentico fulmine a ciel sereno.
Se ti dovesse accadere una cosa del genere, con un ammontare del debito notificato superiore ai 100 mila euro, il consiglio che possiamo darti è di non startene con le mani in mano.
Vale sempre la pena leggere nelle pieghe quell’avviso che hai ricevuto per individuare cosa non va e prendere le giuste contromisure.
Noi possiamo aiutarti in questo, compila il form e sarai richiamato
da un professionista specializzato.
Un passo avanti per il diritto alla difesa del contribuente
Come detto, l’invito a comparire costituisce un grande passo avanti per il diritto alla difesa dell’imprenditore.
Esso, così come evidenziato dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, va a colmare l’esistenza di un vuoto di tutela del contribuente rispetto all’azione del Fisco.
Di fatto, l’invito a comparire anticipa i contenuti dell’avviso di accertamento ed è proprio questa sua natura a diventare una “opportunità” straordinaria per gli imprenditori.
L’invito a comparire è stato introdotto con il decreto crescita 34/19 e obbliga gli Uffici a intraprendere questa procedura per l’avvio del procedimento di accertamento con adesione a partire dagli avvisi di accertamento emessi dal 1 luglio 2020.
La norma di riferimento è l’art. 5 ter del D.L. 218/97.
Gestisci e risolvi con Agenzia delle Entrate, scarica la guida per imprenditori
L’importanza dell’invito a comparire è spiegata nel terzo capitolo del libro “Gestisci e risolvi con l’Agenzia delle Entrate per imprenditori”, del Dott. Carlo Carmine e dell’Avv. Simone Forte.
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Prima di notificare l’avviso di accertamento, dunque, l’ufficio dovrà sempre instaurare un contraddittorio con il contribuente per chiarire l’oggetto della verifica e garantire al contribuente il diritto di difesa anticipata.
Si tratta come detto di una grande opportunità poiché, nella migliore delle ipotesi, con l’aiuto di un professionista specializzato sarà possibile evitare l’emissione di un avviso di accertamento (il caso risolto di un imprenditore del nord-est)
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